martedì 26 maggio 2015

Nella Valle del Diavolo sulle orme di Dante

Bolliva e soffiava come se per entro vi salisse l’ansito e il gorgoglio dei dannati fitti nel limo, come se nel fondo vi s’agitasse la mischia perpetua degli iracondi”: in "Forse che sì forse che no" Gabriele D'Annunzio cita Dante Alighieri per parlare del paesaggio che abbraccia Volterra ed in particolare della zona boracifera. Per D'Annunzio, Dante conosceva il posto. E voi??

L' Inferno descritto dal Sommo Poeta nella Divina Commedia appare ispirato dall'Alta Val di Cecina, chiamata anche Valle del Diavolo per via dei "soffioni" e delle pozze boracifere che sgorgano dal terreno delle Colline Metallifere.

Emissioni di gas e di acqua calda che hanno fatto la storia della geotermia, importante fonte energetica (l'elettricità prodotta copre infatti il 26% del fabbisogno della Toscana) ma anche turistica. Scienza, cultura, natura e paesaggi mozzafiato: non a caso nel 2014 a Larderello e dintorni si sono registrate circa 60mila presenze grazie alle varie iniziative realizzate.

I luoghi di riferimento sono il Museo della Geotermia ed il soffione dimostrativo di Larderello (30 km da Volterra), il Parco delle Biancane, il trekking geotermico lungo il sentiero “Geotermia & Vapore” da Sasso Pisano a Monterotondo Marittimomo, le Centrali aperte nella stagione estiva, le terme etrusco romane di Castelnuovo Val di Cecina. Siti dall'alto valore culturale e turistico oltreché energetico.       

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